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Nasreen

FRAILTY, Thy Name is Woman!

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Nevi infuocate

Nevi infuocate - Diana Gabaldon James aveva l’aria stanca, e tra le sopracciglia folte si intravedevano due linee gemelle, che tradivano una leggera preoccupazione. Ma la luce delle candele illuminava le ossa larghe del suo viso, proiettandone distintamente l’ombra forte e audace sulla parete intonacata alle sue spalle. Osservai l’ombra mentre sollevava il suo bicchiere di birra fantasma; la luce creava un bagliore ambrato, nell’ombra del vetro.
«Claire», disse all’improvviso, posando il bicchiere. «Quante volte sono arrivato vicino alla morte, secondo te?»
Lo fissai per un momento, ma poi scrollai le spalle e cominciai a contare, richiamando la mia restia sinapsi all’attività. «Con questa fanno cinque, no?»
Aggrottò le sopracciglia. «Aye, suppongo tu abbia ragione», disse con aria dispiaciuta. «E cinque sia.»
Lo osservai tranquilla. Era solido e ben fatto. E l’aspetto un po’ abbattuto, frutto delle circostanze, contribuiva solo ad aumentare il suo fascino. «Sei duro a morire, a quanto pare», dissi. E questo mi è di grande conforto.»
Sorrise, riluttante, ma poi allungò un braccio e sollevò il bicchiere per fare un brindisi, portandolo prima alle sue labbra, e poi alle mie. «Allora brindiamo, Sassenach. Che ne dici?»



Nuovo libro della saga Outlander e le cose, finalmente, sembrano tornare a ruotare principalmente intorno a Claire e James, anche se contornati da tutti gli altri personaggi che non perdono minimamente importanza ai fini dell trama. Tutti hanno il loro spazio e le vicende personale progrediscono conditi da colpi di scena più o meno eclatanti ma tutti assolutamente umani, sembra quasi di far parte della grande famiglia allargata del Fraser Ridge!

La rivoluzione sta arrivando strisciando verso il suo culmine e, come spesso lo stesso James dirà, i segnali ci sono tutti e sono estremamente preoccupanti. Come dire, se ancora - come Ian - non credete alle parole di Claire, Brianna e Roger ci pensa la vita di tutti i giorni a metter in guardia. Per chi sa riconoscere i segnali, evidentemente non son in molti. La Gabaldon sembra prendersela con calma nella narrazione tant'è che, in alcuni punti, ci ritroviamo un po' frastornati dalla mancanza dei colpi di scena - quasi sempre tragici - a cui ci aveva abituati l'autrice.

In questo quadro di vita giornaliera della famiglia Fraser c'è posto per le turbe mentali dettate dall'inadeguatezza di Fergus (che non ci saremmo mai aspettati visto la forza d'animo dell'uomo ma che, allo stesso tempo, possiamo comprendere); le turbe mentali di Roger; i colpi di genio di Brianna e la testardaggine di Claire e del suo benedettissimo etere.

Ovviamente quando finalmente il colpo di scena arriva, in tutta onestà, vorremmo che non fosse mai arrivato!

Sembra che l'autrice si sia affezionata all'idea di far stuprare tutti i membri della famiglia Fraser, al punto che con cinismo non ci resta che scommettere su chi sarà il prossimo. Se non contiamo che uno l'ha fatto impiccare e ad un altro è stata mozzata la mano! Che sia diventata un tantino sadica con l'età?

A parte questo, in qualità di prima metà del sesto libro, non ci resta che attendere la lettura di Cannoni per la libertà per poter valutare interamente il romanzo. In realtà una cosa la sappiamo già: Brianna, Roger e Jemmy torneranno nel futuro. Cosa li spingerà a partire? Sarà una cosa definitiva?