Esperia ha una vita normale, perfettamente sana e normale fino a quando, dormendo, non finisce per incontrare il suo principe azzurro, William, il cantante per cui stravede. Si incontrano, in sogno, e, ovviamente, i due si innamorano ma possono stare insieme solo nei sogni. I Sogni di Esperia, almeno apparentemente.
William sembra non sapere nulla di questi sogni quando, per puro caso, finisce per incontrare Esperia, non la riconosce neanche, e questo è un duro colpo per la ragazza... Come andrà a finire?
Riuscirà il sogno ad avere la meglio sulla realtà?
E' per un pubblico di lettori molto giovani questo "Dream", ma non per questo "brutto o insulso".
Come già accaduto con Angel, Dorotea De Spirito si dimostra un'ottima narratrice capace di avvolgere tipidamente i lettori, abbracciandoli. Ha decisamente ancora molta strada da fare per potersi definire una "scrittrice" ma, onestamente, la capcità di narrare con eleganza e delicatezza l'ha sempre avuta, anche nel suo precednete romanzo "Angel".
Non che sia particolarmente migliorata, stilisticamente parlando, ma, di fatto, considero la sua capacità di scrivere evocando emozioni e riflessioni significative il punto forte di questa autrice.
Quello debole, invece, sono le trame e, alla fine, i personaggi.
In questo caso, però, il miglioramento dell'autrice si è visto e percepito pagina dopo pagina quindi non mi sento di "condannare".
I personaggi sono interessanti, anche se molto pochi e ben "guidati" nelle scene ma, di fatto, sono piuttosto piatti. Risulta quasi impossibile affezionarsi realmente ad uno di loro.
La storia, come sempre, ci mostra delle falle, logiche o meno, che infastidiscono un lettore più attento o pignolo.
"Questo le accade..."
Ma perchè? Esiste una motivazione logica almeno ad uno degli eventi che hanno colpito la tranquilla esistenza di Esperia?
Non lo sappiamo, o semplicemente l'autrice non vuole dirci nulla perchè il suo scopo è appositamente quello di creare un romanzo onirico, impalpabile, incorporeo e leggero.
In tal caso c'è riuscita.
Molto positivo il finale, veramente "maturo" nel complesso e particolarmente significativo.
Consigliato ma, come già detto, solo ad un pubblico molto giovane ed amante di letture romantiche e non troppo impegnative.