L'inizio è simile a La Foresta degli amori perduti di Carrie Ryan, al punto che la lettura è lenta e poco coinvolgente dato il continuo senso di deja vù che pervade le pagine.
Ad un certo punto il romanzo sembra prendere velocità, il "Muro" che racchiudeva la gente di Claysoot viene scavalcato e l'ondata di avventura e mistero travolge il lettore spingendolo ad una lettura più veloce e coinvolta.
Ancora una volta, però, il finale assomiglia a una battuta d'arresto improvvisa, quasi forzata, che lascia l'amaro in bocca di un romanzo appena iniziato che viene subito interrotto.
Conquista tre stelline, ma fino al prossimo romanzo non sapremo veramente quanto vale questa "storia".