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Nasreen

FRAILTY, Thy Name is Woman!

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Non-morta senza ritorno

Non-morta senza ritorno - MaryJanice Davidson Eccoci con il quarto volume della serie Undead/Queen Betsy, chick-lit e paranormal romance, della scrittrice americana MaryJanice Davidson, il cui titolo è Non-morta senza ritorno.
La storia riprenderà da dove è finita nel precedente capitolo, Non-morta e incompresa, quindi vedremo Betsy che cerca di instaurare un rapporto con la sorellastra Laura, figlia del Diavolo, di cui ha conosciuto l’esistenza solo da poco.

Inoltre c’è un matrimonio da organizzare, uno sposo poco interessato al lato “umano” del rito nuziale da celebrare, l’infinita serie di fantasmi in cerca di vendetta (ovviamente per niente interessati agli impegni della giovane Regina) di cui Betsy non riuscirà a liberarsi, ma dovrà assecondarli.

In contemporanea, un serial killer in città sembra sia attratto da donne con la stessa fisionomia della protagonista, e che quindi si ritroverà pericolosamente vicina a un crollo nervoso. Sia però benedetto lo shopping! Da brava shopaholic, per la nostra protagonista ogni scusa è buona per evadere in un bel po’ di acquisti.

La nostra Regina, tra i mille impegni (fare da babysitter al piccolo fratellastro, avere a che fare con un fidanzato dal temperamento incostante e una nuova rubrica di consigli vampireschi da seguire), si ritroverà spinta qua e là nel frustrato tentativo di conseguire anche ai suoi obblighi di regina, per quanto non desiderati.

Lato negativo purtroppo di questo quarto libro è la mancata ironia e leggerezza dei libri precedenti, la trama è, aihmè, inconsistente e non facilità il lettore ad avere il giusto interesse per questo capitolo.

I personaggi, come nelle classiche chick-lit, risultano sempre uguali, ovvero troviamo una protagonista bizzarra, il bello, l’amica ricca ma spiritosa, il gay, tutto quindi un po’ troppo limitato ai classici stereotipi di questo genere. Mi sarebbe piaciuta un po’ di novità che né la sorellastra di Betsy né i fantasmi riescono a dare, forse a causa del poco spazio a loro riservato.
La storia – più breve rispetto ai libri precedenti – scorre velocemente, senza lasciare però alcun segno, probabilmente per la mancanza di quel qualcosa che permette ad ogni lettore di avere un’impronta su di sé della storia che legge. Oserei quasi dire che lascia completamente disinteressati.

Lo stile è lineare e, anche se a tratti risulta beffardo e sopra le righe, appare tutto sommato rigido, immobile, non riuscendo ad andare oltre il semplice divertimento.
Concludendo, quest’ultimo libro non aggiunge nulla alla serie, rendendo ingiustificato, e persino sprecato, il prezzo del libro stesso. Speriamo in un miglioramento sui prossimi capitoli.