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Nasreen

FRAILTY, Thy Name is Woman!

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The Soft Nightmare

The Soft Nightmare - Daniela Barisone, Letizia Loi, Elisa Fracassi, Enrica Muraro Inizio immediatamente con il dire che questo libro mi ha veramente conquistata in poche ore. Iniziato e finito nel giro di due ore, sono rimasta davvero felice di averlo letto ma triste che fosse già finito. E’ una raccolta di racconti diversi, scritti da autrici diverse, con personaggi diversi e tematiche diverse. E cosa hanno a che vedere l’una con l’altra vi chiedete? E’ molto semplice… Ogni racconto coinvolge sempre almeno un personaggio conosciuto nel racconto precedente, dandoci nuove informazioni su quello appena finito o introducendone di nuove. Sesso, dolore, amore, odio, lussuria, vendetta, perdono… Questi vampiri ed esseri della notte, che poco hanno di quelli attualmente più “buoni” e inflazionati dagli autori, hanno vizi, difetti ed amano la loro natura di esseri immortali in modo alquanto spregiudicato e consapevole. Non c’è il perenne turbamento per la loro anima a dirigere i loro “passi”; la loro anima è ormai perduta e per loro l’importante è arrivare alla resa dei conti il più tardi possibile. E’ meglio godersela quanto più possibile questa non-vita.

I racconti mi sono piaciuti tutti anche se, ovviamente, ho i miei preferiti in assoluto che sono:

Who Wants To Live Forever; lo stile profondo e coinvolgente di Letizia Loi mi ha assolutamente conquistata.

Wicked Game; per la miglior scena di sesso omosessuale a tre mai letta. Davvero, Letizia Loi è riuscita a creare un atmosfera di sentimento ANCHE durante la scena di sesso, a tre precisiamo. E che dire dello scambio di battute fra Septienne e Charles? Magistrale.

Sangue e Grappa; per lo stile sagace e sarcastico di Daniela Barisone che mi ha fatta letteralmente morire dal ridere.

Il maestro meccanico; che mi ha inquietata in modo impressionante ma che, dopotutto, mi ha lasciato un vago sentore di dolcezza alla fine della lettura che ho apprezzato a scapito di qualsiasi remora logica.

Lo stile più coinvolgente e intrigante è senza dubbio quello di Letizia Loi, seguito a ruota dallo stile poetico di Elisa Fracassi, l’ironia schietta e fresca di Daniela Barisone e lo stile dark e più cupo di Enrica Muraro.

Ovviamente è facilmente percepibile, in questi racconti, l’influenza della vecchia “scuola” come di Anne Rice e di questo non posso che essere felice. Septienne è un personaggio orginale, divertente, pericoloso e sensuale. Nulla a che vedere con i vampiretti dai dentini spuntati che girano ultimamente per le librerie anche se, sinceramente, una leggera inversione di tendenza cominciamo a percepirla. Finalmente!

Queste creature della notte sono, per l’appunto e per fortuna, creature notturne senza troppi scrupoli. Quasi assurdo dirlo e ancor più scriverlo ma, di fatto, sono assolutamente più “verosimili” e vicini alla realtà culturale originaria che concepì i vampiri.

Sono davvero molto felice che un prodotto del genere sia Italiano. Niente volgarità gratuite ma assolutamente abbastanza ben descritte da movimentare gli ormoni e scatenare la fantasia. Piacevole e ben scritto. Personalmente ho ADORATO Septienne e Hakiru mentre, sinceramente, trovo che poteva essere curato maggiormente il personaggio di Asmodai. L’idea di una “amore libero” fra un vampiro e un demone è molto valente.

Brave ragazze, sul serio. Complimenti!